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... L’avevo creato, il mio avatar, scegliendone i tratti somatici e psicologici nell’archivio a disposizione, come si fa con i vestiti in un armadio, con la possibilità di cambiarli di volta in volta.Potevo scegliere l’ambientazione, i partner da incontrare, le emozioni da provare, persino la possibilità di trastullarmi in situazioni surreali...

 

Il Metaverso.

... “Dove sono ora mentre il mio corpo ansima? Ancora smarrita nelle mie deviazioni?”, si chiede Eva.

Eppure tutti i suoi sensi sono vivi, attivi.

Si guarda intorno, stranamente il suo letto è attaccato al soffitto e lei, in barba a qualsiasi legge di gravità, vi si trova sdraiata sopra, sotto, osservando la stanza attraverso un’angolazione mai vista.

Un senso di vertigine l’assale.

Tutto è diverso da lì, direbbe al contrario, capovolto, opposto.

“No, non può essere vero, ma può essere così autentica un’illusione?”

In effetti non ha ancora effettuato il logout...

© 2015 by nicoletta stecconi

 

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